mercoledì 10 luglio 2013

Perchè ho fatto l'abbonamento?

Ho speso un bel po' di soldi per fare l'abbonamento annuale all'intera rete urbana della GTT. Sì, mi lamento degli "addetti alla clientela", dei graduati, dei megadirigenti, ma comunque, alla faccia di coloro che non sanno leggere tra le righe, e nemmeno le righe, do il mio giusto e doveroso contributo alla causa del trasporto pubblico sia pure malamente gestito dalla GTT (escludendo autisti, manovratori e controllori precari che si fanno un mazzo  non indifferente). Ho fatto, dunque, l'abbonamento perchè ritengo che, sempre alla faccia di chi non l'ha capito perchè legge superficialmente, che il servizio reso, sia pur malamente, di trasporto, sia da remunerare.  Detto questo, spero di non dovermi ripetere, se non avessi fatto l'abbonamento non se ne sarebbe accorto nessuno. Sui mezzi urbani più "trafficati", quelli che prendo io per andare al lavoro, gli "assistenti alla clientela" sono spariti, scomparsi, raus, kaputt!
E' circa un anno, 52 settimane, 365 giorni, che non vedo uno di questi cerberi in sedicesimo salire sulla linea 11 o 51, ma nemmeno sulla 77, sulla 10 o sulla 42. Si sono estinti? La selezione naturale ha fatto il suo corso? Idiocracy, che ho sempre considerato un film profetico, non ha dunque considerato gli "addetti alla clientela" della GTT? Sono stati colpiti dai tagli? Oltre alle linee, agli orari, agli stipendi, hanno tagliato anche loro? Il WWF non ha fatto nulla? L'ecosistema del trasporto pubblico torinese è stato gravemente colpito da questa estinzione, la fauna dei portoghesi è aumentata a dismisura e si è estesa tra tutte le etnie presenti nella nostra città.
E' un morbo contagioso e si è diffuso dai senegalesi ai cinesi, poi è stato trasmesso anche a coloro che provengono dall'Europa dell'est. Noi Italiani ce l'abbiamo già, endemico, spesso i nostri biglietti, consunti da mesi di permanenza nel portafogli, fanno a gara con quelli dei senegalesi e dei nigeriani.
Se, invece, l'ipotesi di estinzione fosse errata, allora, che fine hanno fatto gli "assistenti alla clientela"? Viaggiano sui mezzi poco frequentati e poco problematici come il 15, il 27 o il 55? Controllano solo Star 1 e Star 2? Effettuano incursioni a campione sui taxi? Si sono imbucati tutti nella metropolitana? Ma come, nell'organico ci sono persino due marocchini, due romeni e un albanese e, invece di utilizzarli dove sarebbero più utili, fate loro controllare i biglietti delle madame della corcetta o di borgo Po?
Ci mancano, ridateceli, e ridateceli dove ce n'è più bisogno. Fate loro rifare quel giochetto che amano tanto: far finta di salire sul mezzo per ridere alle spalle di chi lo abbandona precipitosamente. Fate in modo che possano essere duri e arroganti con gli anziani e miti e arrendevoli con i più grossi e aggressivi portoghesi. Siamo stufi dei fisarmonicisti che suonano "Cielito lindo", ridateci i pinguini imperatore!  Non fateli estinguere!

giovedì 28 giugno 2012

Ode all'Agente di Controllo

Sono stato accusato, ingiustamente, di difendere chi non paga il biglietto. Non è vero. Leggete il seguito e capirete con chi me la prendo.
Chi lavora in GTT si divide in tre categorie: chi tira la carretta tutti i giorni facendosi scoppiare il fegato in mezzo al traffico, chi, dalla comoda poltrona, sorseggiando caffè e ingollando ciambelle si fa in quattro per rendere la vita difficile non solo ai passeggeri ma anche, e soprattutto, ai colleghi (avete presente quando vi fanno scendere dal bus dove siete comodamente seduti? Ecco, sono i "graduati" che hanno deciso per imperscrutabili motivi, che il mezzo deve tornare indietro. I passeggeri se la prendono con l'autista ma i graduati dal culo pesante non danno spigazioni neanche a lui), e chi se la chiacchiera sorridente alle fermate, salendo ogni tanto su un mezzo, non si sa con quale criterio, a molestare i passeggeri chiedendo loro, con modi sbrigativi, aria scocciata e sguardo incazzato, il biglietto. Qualche volta, questi ultimi, fanno anche finta di salire su un mezzo, per godersi, con aria divertita, la fuga dei portoghesi dal mezzo stesso. Bello scherzo! Bravi! Complimenti! Nemmeno i tamarri più incallti si divertirebbero con una baggianata simile.
Infine, sulla linea 4, ci sono gli Agenti di Controllo. Questi agenti si fanno un mazzo così viaggiando per tutto il loro orario di lavoro sui mezzi GTT, andando dalla testa alla coda del veicolo per poi tornare indietro, costantemente, incessantemente, a chiedere il biglietto e a controllarne la validità. Pazienti, gentili, qualcuno anche allegro, svolgono il loro lavoro con serietà e competenza. Non hai il biglietto? Te lo vendono loro con una maggiorazione. Non vuoi pagare? Scendi alla prima fermata. Non vuoi scendere? Chiamo le forze dell'ordine. Con calma, serietà, inflessibilità. Danno informazioni, timbrano i biglietti, trovano il posto a chi è malfermo sulle gambe. C'è anche chi si risente perchè gli viene chiesto più volte di mostrare il biglietto (ma dai, pensi di essere così unico da essere ricordato da chi ti ha visto una volta sola, magari di sfuggita?): loro regolarmente si scusano con l'imbecille piccato. Non fanno differenze di colore della pelle: se sei svedese, biondo e con gli occhi azzurri e non hai il biglietto, o paghi o scendi, così come se sei un nero tarchiato del Kenia o un torinese della Crocetta. Insomma sono degli angeli del trasporto pubblico. Naturalmente sono così gentili e affabili per due motivi: viaggiano sui mezzi pubblici (come gli autisti) e NON SONO PERSONALE della GTT, sono sottopagati, precari e sfruttati.
Propongo una prova per vedere se è valida una teoria: licenziamo graduati e assistenti alla clientela e riassumiamoli subito alle stesse condizioni degli agenti di controllo, magari cambiano il loro atteggiamento nei confronti della clientela rendendo loro l'esperienza del viaggio sui mezzi GTT se non piacevole almeno non frustrante. Un ultimo consiglio, megadirettori superstipendiati a spese nostre della GTT. Fate guadagnare il loro stipendio anche ai graduati dal culo pesante e agli assistenti alla clientela, facendo fare loro l'agente di controllo il sabato e la domenica, quando sui mezzi pubblici la platea dei portoghesi aumenta a dismisura. Fateli istruire dagli agenti di controllo per essere meno arroganti e più vicini alle esigenze dei clienti che, sia detto per inciso, sono loro che pagano gli stipendi.

mercoledì 29 giugno 2011

Ogni mattina una gazzella si sveglia e sa che deve correre...

Fermata di Via Monte di Pietà: una ragazza che corre. Indossa una gonna corta, scarpe con tacchi medi ma riesce ad andar via veloce. Nulla di strano? No, a parte il fatto che sulla pensilina stazionano anche tre assistenti alla clientela della GTT, uno dei quali è di sesso femminile e urla "Signora! Si fermi! Ma si vergogni!". Gli altri due assistenti assistono alla scena con l'aria più intelligente concessa loro dalla natura ingrata:
Lo sguardo di tutti e tre osserva la ragazza che, sempre di corsa, si dilegua tra i vicoli. Uno dei tre, quello con l'aria più intelligente, impugna un telefonino e compone un numero: chiama la mamma? Chiama un graduato? Eppure quella signora non era Fiona May. La gentile e bionda assistente alla clientela
magari, proprio per evitare una FIGURA DI MERDA poteva accennare all'inseguimento. Invece no! Si è limitata ad agitare il pugnetto in aria invitando la fuggitiva a vergognarsi. Vergognarsi poi di che? Di essersi data alla fuga per sfuggire ai coyotes del mattino?
Visto questo bel risultato il consiglio da dare a chi viene sorpreso senza biglietto è: scappa, fuggi, dileguati, se puoi. Se non puoi, ricordati che non hai l'abbonamento perchè è nell'altra giacchetta, insieme a portafogli e documenti...

lunedì 29 settembre 2008

Enter the Matrix

Sono tornati! La GTT ha aderito all'invito fatto su questo blog e ha inviato tre Addetti alla Clientela a visitare "la corriera" che parte alle 7 del mattino da Gassino. Un bus di quelli corti, piccoli, stretti, dove i passeggeri dovrebbero stare tutti seduti e usare le cinture di sicurezza (c'è tanto di cartello, segnale e avviso). Quelli che restano in piedi invece possono tranquillamente impiccarsi ai mancorrenti per non cadere durante le frenate. Insomma, in barba a tutte le norme sulla sicurezza stradale, questo povero autobus viene caricato all'inverosimile che se scoppiasse un incendio o ci fosse un incidente (toccatevi ovunque volete o toccate oggetti scaramantici) la strage sarebbe quasi assicurata.
Per evitare guai questa volta la GTT ha mandato tre dei suoi uomini più duri: l'agente Smith, l'agente Brown e l'agente Jones, quelli di Matrix! Non ci credete? Eccoli!:



A sinistra l'agente Brown, al centro l'agente Smith, a destra l'agente Jones. Se ne vedi uno non fermarti a discutere con lui... SCAPPA!

Cliente GTT

mercoledì 24 settembre 2008

Che figura di merda!

Fresca di stamattina.
Non so dove, forse a Castiglione Torinese, sale sulla "molla" (autoarticolato GTT, notoriamente popolato quasi esclusivamente da studenti casinari o assonnati) un manipolo di "assistenti alla clientela" in uniforme di gala, fascia al braccio, camicia bianca con i gradi sulle spalline, medaglie e mostrine d'ordinanza. Questa è, tanto per cominciare, la dimostrazione di quanto andavo dicendo nel mio primo post: codesti "avvoltoi" (chiedo scusa ai leggiadri animali che portano lo stesso nome) mai si hanno a vedersi sui bus successivi, quelli zeppi sino all'inverosimile, che impiegano ore per percorrere 15 Km, dove rischierebbereo, se non il linciaggio, una manica di male parole, insulti e lamentele varie.
Ma toriniamo al fatto: dicevo dunque che sale questo manipolo di Jene (sempre le mie scuse ai gradevoli animali necrofagi) uno dei quali, con aria da esperto, annusando l'aria come un cane da tartufi (le mie scuse ai nobili animali) sentenzia, quasi filosofeggiando: "Sentite che odore di fumo c'è qua dentro!". Certamente egli, arguto come una volpe, (profonde scuse al rosso canide) sospettava che alcuno avesse fumato, spegnendo il corpo del reato non appena avvedutosi della presenza del castigamatti adobbato a festa. Ma, pezzo di imbecille (le mie scuse agli imbecilli senza colpa), penso io, l'odore di fumo che senti è odore di fumo stantio, cioè quello che si attacca ai vestiti di questi poveri ragazzi irretiti dalle multinazionali del fumo a rovinarsi i polmoni, il fumo "fumato" ha un odore diverso, inconfondibile. Ben diverso anche dagli odori che certi mezzi GTT si portano dietro da secoli (banana, cavolo lesso, fagioli andati a male, cipolle bollite...)
Dopo questo episodio che già da solo era bastante a far palese l'intelligenza complessiva del gruppetto (il fiutatore sembrava essere quello dall'aria più sveglia) inizia il rito del controllo dei documenti di viaggio... naturalmente, purtroppo, beccano qualcuno e iniziano a stendere (così dicono loro) il verbale. L'assistente pelato (sembrava il capo) ha difficoltà a scrivere per la scarsa illuminazione interna del mezzo che impedisce di leggere o di studiare e grida con quanto fiato ha nei polmoni: "Si può avere più luce! Non si vede un tubo! Come faccio a scrivere?".
Sinceramente mi aspettavo che l'abitacolo si illuminasse come uno stadio durante una notturna di Champions League, invece l'accorato appello resta inascoltato. O il Guido ha fatto finta di non sentire oppure questi mezzi non sono dotati di un livello di illuminazione più alto di quello delle cosiddette "luci eterne" dei cimiteri.
Il branco di lupi affamati di verbali (chiedo scusa ai nobili predatori delle foreste) continua la sua insana opera quando uno di loro, dopo aver controllato tutti o quasi (quello che dormiva col cappuccio calato sugli occhi no, perchè? Gli faceva paura? Mistero!) consegna un diario (bello, tutto fiorellini, molto vezzoso) al suo collega pelato. Indica un tizio e dice: fai tu il verbale a quello, io devo scendere. E scende a Sambuy. Intanto il controllore pelato continua a stendere (dicono così) il verbale tenendo quel povero diario sotto l'ascella (e rendendolo di fatto inutilizzabile: puzzerà di carogna per sempre!), quando, dopo lunga e penosa compitazione delle generalità del malcapitato consegna il verbale al soggetto sorpreso in flagranza di mancanza di biglietto, finalmente chiede: "Di chi è questo diario?" la risposta quasi unanime del gruppetto al fondo del Bus è: "E' SCESO!". Estremo malcelato disappunto della coppia di idioti gabbati da uno studentello imberbe. Una breve consultazione e... telefonata al collega che era sceso per vedere se questo riusciva ad acchiappare quel geniale ragazzo (meriterebbe la promozione ad honorem solo per questa trovata!) ma figuratevi se costui stava lì ad aspettare che quelli rimasti sul bus si accorgessero della sua fuga.
Sulla "molla" intanto qualche volonteroso altruista si offriva di restituire lui il diario al legittimo proprietario... dopo un tira e molla col collega al telefono e i generosi ragazzi ancora sul bus il controllore pelato decideva di tenersi lui il diario.
Questo gesto, qui in Italia, si chiama "Appropriazione indebita" (Art. 646 del Codice Penale con l'aggravante prevista dal comma 2 dello stesso articolo). Ma a prescindere da questo non credo che il legittimo proprietario abbia il desiderio di rientrare in possesso di un diario che ha avuto la sfortuna di stazionare sotto l'ascella di un addetto alla clientela della GTT. Se vi cade il diario in un cesso pubblico che fate? Lo fate asciugare e contunuate ad usarlo? No di certo.
Comunque alla fine i rimasti del manipolo si sono riscattati agli occhi di tutti: uno di loro (l'annusatore dell'inizio) si è lanciato in un pistolotto contro il fumo sull'autobus paventando a chiunque venisse sorpreso a compiere l'insano gesto (fumare sull'autobus, appunto) l'intervento dell'Arma dei Carabinieri! Fate uno sforzo e immaginatevi i Carabinieri di Castiglione interveneire a sirene spiegate, giubbotto antiproiettile e mitragliette spianate, alla chiamata di un controllore GTT che urla al telefono "presto presto! ho sorpreso un giovanotto fumare sull'autobus!"... siamo seri! Questo rimasuglio di fogna (le mie sentite scuse alle fogne che svolgono un lavoro utile alla società) o non è informato che l'infrazione del divieto di fumo è un "illecito amministrativo" e quindi è lui o l'autista (il "Guido") che può autonomamente, senza dover far intervenire l'esercito (perchè i carabinieri sono militari) applicare la sanzione prevista.
Oppure crede che i ragazzi di oggi si spaventino a sentire nominare i carabinieri quando non hanno commesso nessun reato?
Insomma, questi "Addetti alla Clientela" hanno proprio fatto una bella figura di merda. Peccato che, e qui vi devo rimproverare ragazzi, nessuno abbia cominciato a scandire ad alta voce "CHE FIGURA DI MERDA!" come in un coro da stadio. Se lo meritavano proprio. Ma avrete altre occasioni... non fatevele scappare.

Cliente GTT

martedì 23 settembre 2008

Via Fiochetto

La storica stazione degli autobus della GTT, da dove una volta, nei tempi antichi, partiva il trenino a vapore (poi diventato tranvai elettrico) per Chivasso è dedicata ad un certo Gianfrancesco Fiochetto, Protomedico (come recita la targa della via stessa), autore, tra l'altro, di un "Trattato della Peste o sia contagio di Torino dell'anno 1630".
Ci si chiede come mai, dunque, su alcuni mezzi della GTT, campeggi in bella vista sulla targa della destinazione: "Torino - Stazione di Via Fiocchetto". Ovvio, avranno pensato i "Graduati"della GTT (l'intellighenzia dell'azienda, ovvero l'èlite intellettuale della mobilità) , "fiochetto" è sbagliato, la via è vecchia, avranno scritto il nome in piemontese (fiuchèt e quindi fiochetto) è meglio correggere per non fare brutta figura ed essere "linguisticamente corretti" (infatti la "linguistica applicata" è una materia di studio obbligatoria per diventare graduati GTT) e quindi sui mezzi è diventata, appunto, un grazioso e vezzoso FIOCCHETTO.

Fantasia o presunzione? Sarebbe bastato sporgere un attimo la testa, lassù, oltre le scale che migliaia di passeggeri salgono e scendono tutti i giorni, speranzosi di trovare un posto libero in autobus, per scoprire che che quel FIOCCHETTO è anche colorato: G. Fiochetto, non sta forse per Giallo Fiocchetto? o magari per capire che forse quella targa non voleva indicare il vezzoso accessorio, bensì un personaggio illustre della storia torinese, ancorchè poco noto, fornito di nome (Gianfrancesco) e cognome (Fiochetto).

E' noto a tutti che far alzare il posteriore dalla sedia ad un graduato è impresa ardua, impossibile forse, egli resta immobile alla scrivania, aggrottando la fronte solo quando passano le uniche due categorie di persone che possono rovinargli la quiete: i passeggeri e i Guidi (gli autisti), quindi l'ultima delle sue preoccupazioni è quella di essere ridicolo.

Ma si sa, come disse un arguto "Guido" ad un suo collega: "La mamma dei graduati è sempre incinta!".

Cliente GTT

venerdì 19 settembre 2008

Viaggio Allucinante

Se siete appassionati di attrazioni mozzafiato del tipo di quelle che a Gardaland o a Mirabilandia vi sballottano in modo assurdo scambiando il posto dei vostri organi interni usate i mezzi GTT tra le 7 e le 8 del mattino nel tratto Gassino Torinese - Torino. Se siete intrepidi e senza paura provate a salire sulla "Corriera" a Castiglione Torinese, sì magari proprio alla fermata prima della rotonda, davanti al Ristorante Cinese (si mangia bene e non si pende molto) cercando di intrufolarvi nella muraglia umana che occupa il mezzo da voi scelto (sempre se si ferma...).
Godetevi dunque il brivido di viaggiare ad una velocità media massima di 15 Km/h per circa un'ora (quando va bene) in un vociare infernale di signore che chiacchierano urlando facendo

conoscere a tutti lo stato della loro cistifellea, del varicocele del figlio o spiegando a tutti come si cucina la frittata di cipolle, e di popkillerini quattordicenni che fanno sentire a tutti l'ultimo pezzo di qualche italorapper ridendo in modo ebete alle battute idiote di qualche truzzo dolceggabaneggiante con borsetta tipo Nonna Papera.
E' sintomatico il fatto che i controllori (anche detti "servizio alla clientela" sì proprio come chiamare un vampiro "servizio alla giugulare") d'estate, salgano di frequente su questi mezzi per fare, appunto, un "servizio" alla clientela, mentre in questo periodo non si vedono. Sarà un caso?
Senz'altro qualcuno obietterà: "Ma perchè non avete mai chiesto alla GTT di prolungare il percorso dellla line 61 (o 57 o tutte e due) sino almeno a Gassino? Ssarebbe un prolungamento di pochi chilometri visto che attualmente fanno capolinea alla periferia di San Mauro Torinese".
Già fatto e sapete cosa hanno risposto i guru della mobilità in Torino e provincia? Semplicemente, dopo una sfilza di dati tecnici e problematiche astruse, "IMPOSSIBILE". Noi tutti paghiamo questi signori che scavano gallerie nel sottosuolo della città che studiano orarie percorsi, perchè risolvano i problemi relativi alla mobilità, e questi scaricano i loro problemi su doi dicendo che è "impossibbile" dire agli autisti (detti anche "Guido"): da domani non vi fermate più a San Mauro ma proseguite sino a Gassino, dove fate capolinea, e poi tornate indietro. Usate le fermate dell'intercomunale mentre noi ordiniamo e piazziamo (meglio: facciamo piazzare, perchè far alzare ad un dirigente il sedere dalla sedia dove è seduto, quello sì che è impossibile) le nuove paline. Se ci sono altri problemi di carattere tecnico o logistico, ebbene, non sono problemi nostri! Che li risolvano loro, sono pagati per questo!

Cliente GTT