La storica stazione degli autobus della GTT, da dove una volta, nei tempi antichi, partiva il trenino a vapore (poi diventato tranvai elettrico) per Chivasso è dedicata ad un certo Gianfrancesco Fiochetto, Protomedico (come recita la targa della via stessa), autore, tra l'altro, di un "Trattato della Peste o sia contagio di Torino dell'anno 1630".
Ci si chiede come mai, dunque, su alcuni mezzi della GTT, campeggi in bella vista sulla targa della destinazione: "Torino - Stazione di Via
Fiocchetto". Ovvio, avranno pensato i "Graduati"della GTT (l'intellighenzia dell'azienda, ovvero l'èlite intellettuale della mobilità) , "fiochetto" è sbagliato, la via è vecchia, avranno scritto il nome in piemontese (fiuchèt e quindi fiochetto) è meglio correggere per non fare brutta figura ed essere "linguisticamente corretti" (infatti la "linguistica applicata" è una materia di studio obbligatoria per diventare graduati GTT) e quindi sui mezzi è diventata, appunto, un grazioso e vezzoso FIOCCHETTO.
Fantasia o presunzione? Sarebbe bastato sporgere un attimo la testa, lassù, oltre le scale che migliaia di passeggeri salgono e scendono tutti i giorni, speranzosi di trovare un posto libero in autobus, per scoprire che che quel FIOCCHETTO è anche colorato: G. Fiochetto, non sta forse per Giallo Fiocchetto? o magari per capire che forse quella targa non voleva indicare il vezzoso accessorio, bensì un personaggio illustre della storia torinese, ancorchè poco noto, fornito di nome (Gianfrancesco) e cognome (Fiochetto).
E' noto a tutti che far alzare il posteriore dalla sedia ad un graduato è impresa ardua, impossibile forse, egli resta immobile alla scrivania, aggrottando la fronte solo quando passano le uniche due categorie di persone che possono rovinargli la quiete: i passeggeri e i Guidi (gli autisti), quindi l'ultima delle sue preoccupazioni è quella di essere ridicolo.
Ma si sa, come disse un arguto "Guido" ad un suo collega: "La mamma dei graduati è sempre incinta!".
Cliente GTT
Ci si chiede come mai, dunque, su alcuni mezzi della GTT, campeggi in bella vista sulla targa della destinazione: "Torino - Stazione di Via

Fantasia o presunzione? Sarebbe bastato sporgere un attimo la testa, lassù, oltre le scale che migliaia di passeggeri salgono e scendono tutti i giorni, speranzosi di trovare un posto libero in autobus, per scoprire che che quel FIOCCHETTO è anche colorato: G. Fiochetto, non sta forse per Giallo Fiocchetto? o magari per capire che forse quella targa non voleva indicare il vezzoso accessorio, bensì un personaggio illustre della storia torinese, ancorchè poco noto, fornito di nome (Gianfrancesco) e cognome (Fiochetto).
E' noto a tutti che far alzare il posteriore dalla sedia ad un graduato è impresa ardua, impossibile forse, egli resta immobile alla scrivania, aggrottando la fronte solo quando passano le uniche due categorie di persone che possono rovinargli la quiete: i passeggeri e i Guidi (gli autisti), quindi l'ultima delle sue preoccupazioni è quella di essere ridicolo.
Ma si sa, come disse un arguto "Guido" ad un suo collega: "La mamma dei graduati è sempre incinta!".
Cliente GTT
2 commenti:
Non credo proprio siano i graduati a decidere questo genere di cose, bensì più alte cariche. I graduati, da quello che so io, hanno altre mansioni e non è quindi l'elite intellettuale, come la chiami tu, dell'azienda.
Questo genere di cose arrivano da ben più in alto, quindi non vedo il motivo di dare giu in questa maniera a delle persone che lavorano onestamente con una mansione che lascio a te scoprire.
Ho provato a scoprire la mansione, sbirciando, proprio in via Fiochetto,il diuturno e faticoso lavoro dei graduati. Non ci sono riuscito. Non credo che distribuire con aria scocciata la chiave del cesso sia la loro occupazione principale, oltre a stare seduti a chiacchierare con gli autisti. Devono essere ben misteriose queste importanti mansioni. Sono "agenti segreti"?
Ah, dimenticavo "elite intellettuale" era detto in senso ironico, non mi permetterei mai di insultarli.
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